COME FARE UN OLEOLITO

L’oleolito o olio macerato è il risultato della w:macerazione di una pianta in un olio vegetale. In questo modo i componenti liposolubili della pianta verranno rilasciati nell’olio, arricchendolo di sostanze utili per massaggi, unguenti e creme. È bene verificare che la pianta prescelta contenga effettivamente attivi liposolubili e non solo idrosolubili, altrimenti è preferibile optare per un estratto idroglicerinato o una tintura.

Come fare un oleolito: scelta degli ingredienti:

Due sono i componenti fondamentali:

guida come fare un oleolito o olio macerato - Flower Tales cosmetica naturale fai da te 1)    l’olio vegetale – è preferibile scegliere un olio resistente all’irrancidimento, poiché potrebbe essere sottoposto a calore (in caso di digestione solare o a bagnomaria) e deve garantire la conservazione fino a due anni. I migliori sono olio di riso e di vinaccioli, perché resistenti ma dall’odore poco marcato. L’olio d’oliva è ottimo in quanto a resistenza, ma ha un odore molto forte che potrebbe coprire quello più delicato delle piante. L’olio di mandorle dolci e di girasole sono meno resistenti ma molto leggeri ed economici. L’olio di jojoba è molto resistente all’irrancidimento e penetra più in profondità nella pelle rispetto agli altri oli, ma è anche molto costoso; per questo si consiglia di usarlo puro o diluito per gli oleoliti curativi. Vista la sua grande resistenza all’ossidazione può essere comunque aggiunto ad ogni oleolito per migliorarne la conservazione. Si può dunque scegliere uno di questi olii o ideare un mix in base alle proprie esigenze;

2)    la droga – la pianta, scelta in base alle proprietà che si vogliono ottenere (o anche semplicemente al profumo) è da usare preferibilmente secca, per evitare problemi di irrancidimento dati dall’acqua presente nelle piante fresche, ad eccezione degli oleoliti che richiedono necessariamente queste ultime (ad esempio l’iperico). Si possono combinare diverse piante o sceglierne una sola.

Procedimento:

Non esiste una ricetta universale per quanto riguarda le quantità e le proporzioni di olio e pianta, basta che quest’ultima sia completamente immersa nell’olio. In base al tipo di oleolito, si procede in uno di questi modi:

1)    digestione a freddo – in un barattolo ermetico si colloca la droga ricoperta di olio e si lascia a macerare al buio (ad esempio in una credenza) per 30-40 giorni, agitando il barattolo un paio di volte a settimana;

2)    digestione solare – in un barattolo ermetico si colloca la droga ricoperta di olio e si lascia macerare al sole, coperta di stagnola (salvo in casi in cui ci debba essere diretta luce solare, come per l’oleolito di iperico), per circa 15 giorni; è un metodo più rischioso per l’irrancidimento dell’olio, ma inevitabile nel caso di piante fresche. Inoltre bisogna via via eliminare l’acqua che si deposita sul fondo, persa dalle piante fresche;

3)    digestione a bagnomaria – in un barattolo aperto si colloca la droga ricoperta di olio e si lascia a bagnomaria a fuoco molto basso per circa tre ore.

Guida come fare un oleolito - Flower Tales cosmetica naturale fai da te

Un oleolito di camomilla, appena filtrato.

L’ultimo passaggio è il filtraggio: è consigliabile filtrare in due fasi, la prima con un semplice colino per eliminare il grosso della droga (spremendone fuori la maggior quantità di olio possibile, con una forchetta o uno schiacciapatate), la seconda con una garza, un fazzoletto di cotone a trama fitta o un filtro da caffè, per eliminare le impurità più sottili.

Conservazione dell’oleolito:

Dopo aver appreso come fare un oleolito è altrettanto importante apprendere come conservarlo. Una volta pronto l’oleolito si può conservare in un barattolo a chiusura ermetica, lontano dalla luce diretta e da fonti di calore, per circa uno-due anni. Per migliorare la conservazione, si possono aggiungere una decina di gocce di vitamina E (tocoferolo) o un rametto di rosmarino (o oleoresina di rosmarino, tenendo conto che influenzeranno la fragranza finale dell’olio!). Gli oleoliti hanno quasi sempre bisogno di un antiossidante per facilitarne la conservazione.

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