ESTRATTI VEGETALI E SOLVENTI

In questa scheda approfondiamo in modo semplice e veloce diverse tipologie di estratti vegetali macerati e i loro solventi: vengono qui elencati unicamente estratti realizzati con solventi aventi gruppo ossidrilico -OH, quindi estratti alcolici, glicolici e glicerici. Per estratti in olio vedere la guida sugli oleoliti.

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Gli estratti vegetali più usati in cosmetica sono:

  • Estratti alcolici (solvente: Alcool)
  • Estratti glicerici (solvente: Glicerolo)
  • Estratti glicolici (solvente: Glicole propilenico)

I solventi vengono in quasi tutti i casi combinati con acqua, ci sono tuttavia delle varianti specifiche che si utilizzano in casi in cui la droga richieda una combinazione combinata dei solventi sopracitati.

Tipologie di solventi:

Per ottenere un estratto si possono utilizzare diversi solventi, naturali e non. Le capacità estrattive di un solvente dipendono tendenzialmente dalla genuinità e qualità del solvente usato (e dal suo grado di purezza) e dalla formula chimica del solvente stesso. I solventi possono essere classificati, molto banalmente, per numero di w:gruppi ossidrile (-OH): alcoli, dioli e trioli. l’alcool è caratterizzato da un unico gruppo OH, i glicoli (dioli) da due gruppi e i trioli (tra cui la glicerolo) da 3 gruppi.

Approfondiamo, in modo molto veloce (tralasciando volutamente nozioni di chimica che richiederebbero approfondimenti decisamente più lunghi e complessi) i tre solventi più usati in cosmetica: l’alcool, il glicole propilenico e il glicerolo. Fra i tre l’alcool è sicuramente quello dalle maggiori capacità estrattive, seguito dal glicole propilenico (che però non è naturale) e dal glicerolo. Questa capacità estrattiva del solvente è, come già detto, inversamente dipendente dalla quantità di gruppi OH presenti a livelle molecolare.

Qual è il miglior solvente per un estratto?

Ovviamente il miglior solvente dipende dalla sostanza che vogliamo estrarre. Alcune richiedono un estratto idroalcolico, altre alcolglicerico. Flower Tales sconsiglia, anzi disincentiva, gli estratti non naturali, come quelli glicolici, perché ormai la cosmetica naturale ha fatto passi da gigante e diversi produttori propongono estratti naturali altamente performanti, evitando completamente il glicole proprilenico e quindi tutte le sue caratteristiche poco gradevoli (seppur si tratti di un prodotto sicuro). Con l’evoluzione della cosmetica naturale, (grazie anche a nuove tecnologie che hanno reso meno costosa la produzione della glicerina rispetto al glicole propilenico e quindi incentivando la sperimentazione sul glicerolo stesso) gli estratti glicerici di nuova generazione hanno ormai raggiunto straordinari livelli di capacità estrattiva, mantenendo la loro delicatezza, e non hanno quindi più nulla da invidiare a quelli glicolici. Si presentano come la miglior soluzione fra prestazione, delicatezza ed eco-sostenibilità. Consigliamo quindi, salvo casi particolari che richiedono estrazioni specifiche, o gli estratti secchi (non le piante sminuzzate ma l’estratto vero e proprio disidratato) o quelli glicerici concentrati di nuova generazione.

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