OLIO ESSENZIALE DI BERGAMOTTO

Olio essenziale di bergamottoL’olio essenziale di bergamotto si ricava dalla spremitura a freddo della buccia dei frutti del bergamotto (w:Citrus × bergamia), un agrume molto diffuso in Italia: il w:Bergamotto di Reggio Calabria DOP è prodotto agroalimentare italiano. Si tratta di un olio essenziale molto apprezzato nella cosmetica naturale, ma il suo uso principale, ed il più antico, è quello in aromaterapia: l’olio essenziale di bergamotto è l’essenza più usata ed apprezzata al mondo ed è il componente principale dell’acqua di colonia, anch’essa di origini italiane. Le origini del Citrus x bergamia, sia geografiche che genetiche, non sono tuttavia ancora chiare: vi sono pareri discordanti fra i botanici sui possibili incroci genetici che hanno portato il formarsi di questo antico frutto. La sua provenienza è quindi altrettanto ignota, alcuni sostengono che sia di origini asiatiche, altri che sia autoctono della Calabria. È un olio essenziale molto pregiato, che viene spesso contraffatto: per produrre 1 kg di olio essenziale di bergamotto occorrono dai 200 ai 250 kg di bucce del frutto.

Olio essenziale di bergamottoScheda descrittiva:

  • Nome (INCI): Citrus bergamia peel oil
  • Nome (CTFA): Bergamot oil
  • Nota olfattival’olio essenziale di bergamotto è una nota di testa, con vibrazione fresca e acida, viene immediatamente percepita,  libera la mente e rilassa i sensi. Molto volatile.
  • Proprietà: coadiuvanti e anti-seborroiche, battericide, stimolanti, tonificanti. È fotosensibile e irritante se a contatto diretto (puro) per gli occhi e mucose.
  • Aspetto: liquido limpido con colore dal giallo/verde al verde scuro.  Odore fresco e molto asciutto, agrumato, aspro.
  • Composizione e caratteristiche: La sua composizione è estremamente complessa. È  principalmente formato da una frazione volatile (mediamente il 95%)  composta da terpeni, esteri, alcoli e aldeidi, in particolare formata da cospicua parte da limonene (37-45% circa), acetato di linalile (30% circa) linalolo (9-15% circa) che agisce sulla memoria e sulla concentrazione, γ-terpinene (7% circa) e β-pinene (3% circa), che dona all’olio essenziale di bergamotto una piacevole nota balsamica. Il restante 5% circa della composizione è di natura non volatile (il residuo) è composto da cumarine (sostanze estremamente aromatiche), in particolare la Bergamottina. Di natura fotosensibile, non va applicato sulla pelle prima di esporsi al sole o a lampade.

Utilizzi ed applicazioni:

  • Utilizzo:
    • In cosmetica: L’olio essenziale di bergamotto viene prevalentemente utilizzato per le sue preziose proprietà sebo-regolatrici, in particolare per il trattamento di pelli grasse e per contrastare l’acne e altre disbiosi cutanee. Se accuratamente diluito nella giusta concentrazione può essere utilizzato per sciacqui contro l’alitosi. Il suo utilizzo principale è come essenza nelle preparazioni o come olio essenziale battericida nei deodoranti; è l’ingrediente più importante dell’acqua di colonia ma è anche l’ingrediente essenziale di moltissimi altri prodotti per la profumeria. Si può ottenere anche un semplice profumo casalingo semplicemente unendolo all’ alcol con concentrazioni del 5-10%, o per la preparazione dei dopobarba.
    • In aromaterapia: Distende i sensi, libera la mente e favorisce memoria e concentrazione.

I metodi di estrazione dell’olio essenziale di bergamotto:

Il primo metodo di estrazione conosciuto risale alla seconda metà del 1700 in Italia sulla costa calabrese: le scorze venivano pressate manualmente e l’essenza veniva assorbita da delle spugne naturali, tale metodo è attribuito al suo ideatore: Nicola Parisi. Circa 100 anni dopo, nel 1844, sempre in Italia venne depositato il primo brevetto per l’estrazione dell’olio essenziale dalle bucce tramite un macchinario denominato la macchina calabrese, che pressava con maggiore efficienza e minor tempo l’essenza dalle bucce, migliorando anche la qualità di essa rispetto al metodo con le spugne. Il suo inventore, Nicola Barillà, si può definire il maggiore artefice della diffusione di tale pratica artigianale nel territorio reggino fino a farlo divenire il più importante (e praticamente unico) sito produttivo di tale olio essenziale. Fino ai tempi moderni il procedimento di estrazione è sempre stato quello della sfumatura, che deriva direttamente da quello usato prima da Parisi, poi da Barillà. In tempi più recenti si è diffuso un metodo più efficiente di estrazione definito “raspatura”: sempre con processi meccanici l’essenza viene estratta raspando la superficie esterna della buccia del frutto; poi il materiale viene estirpato in corrente d’acqua e mischiato al liquido in un’emulsione. Successivamente l’olio essenziale di bergamotto viene separato dall’acqua tramite centrifughe.

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