IDROLATI AD ULTRASUONI

Gli idrolati ad ultrasuoni sono estratti acquosi ottenuti tramite una tecnologia innovativa, a freddo, 100% naturale ed eco-sostenibile che sfrutta gli ultrasuoni. Questo processo restituisce un’acqua depurata estremamente ricca di tutti i principi attivi della pianta estratta e non una semplice acqua aromatica.

Il processo di estrazione ad ultrasuoni, è sicuro, riduce al minimo l’ossidazione, è ecologico e molto performante. Inoltre è ecocertificato COSMOS.

Idrolati ad ultrasuoni o acque distillate? Idroliti o acque aromatiche? Che differenza c’è? Facciamo un po’ di chiarezza.

Secondo la Farmacopea Ufficiale Italiana (FU), idrolato è sinonimo di acqua distillata e viene così definito:

<<Le acque distillate (idrolati) si preparano ordinariamente facendo passare una corrente di vapor d’acqua attraverso le sostanze da cui si debbono estrarre i principi volatili. >>

idrolati ad ultrasuoni - Amamelide

Idrolato ad ultrasuoni di foglie di Amamelide Flower Tales, per pelli grasse ed impure.

Nel caso degli idrolati ad ultrasuoni è più corretto, quindi, il termine “estratti acquosi di” (per esempio INCI: Hamamelis virginiana Leaf Water extract), e non “acqua di” (INCI: Hamamelis virginiana Leaf Water), non sono però delle “soluzioni” e non vanno confusi con gli idroliti, (con la i).

Gli idroliti sono tecnicamente delle soluzioni (solitamente acquose) di principi attivi. Si tratta però di un termine generico che identifica molti tipi di “estratti” ottenuti, per esempio, per infusione, solubilizzazione, decozione o dispersione (tisane; decotti; infusi; macerati; idroliti galenici e acque aromatiche in cui vi è disciolto un olio essenziale).
Negli idroliti, di solito, vi è presente una minima parte di principio attivo ( 10 / 20g di droga per litro d’acqua). Negli idrolati ad ultrasuoni, invece, occorre circa 1kg di pianta secca per ottenere 5 kg di idrolato (questo rapporto droga/estratto può variare, è stato preso come esempio quello degli idrolati ad ultrasuoni Flower Tales).

Alcuni idroliti sono ottenuti aggiungendo 1 grammo di olio essenziale per litro d’acqua. Approfondiamo quest’ultimo procedimento:

Idroliti:

Sono acque aromatiche ottenute “solubilizzando” dellolio essenziale in acqua demineralizzata e preferibilmente sterile: come la distillata (possono però essere stabilizzati con dei conservanti).

Per ottenere 1 litro di soluzione è sufficiente veicolare 1 grammo di olio essenziale in 10 grammi di talco cosmetico o farmaceutico (8-10 10 µm); una volta che il talco ha assorbito in modo omogeneo tutto l’olio essenziale, va aggiunto l’acqua con agitazione moderata (sotto i 1000 rpm).  La soluzione va agitata per 20 minuti a 2500 rpm e successivamente filtrata.

In casa potete riprodurre artigianalmente questo procedimento agitando energeticamente più volte nell’arco di 24 ore la soluzione e poi filtrare con un filtro umido di carta (come quelli per il caffé americano). La soluzione va conservata.

Idrolati (acque distillate):

idrolati ad ultrasuoni o estratti in corrente di vaporeGli idrolati sono dei distillati, i principi volatili della droga si estraggono quindi tramite distillazione in corrente di vapore.

La quantità di principi attivi è modesta e vengono utilizzati perlopiù in aromaterapia. Sono apprezzati anche in dermo-cosmesi ma non tanto per la loro capacità attiva quanto per il loro profumo e la loro delicatezza sulla pelle (compatibilità cutanea).

Il procedimento di estrazione è “arcaicamente” lo stesso degli oli essenziali da fiori o piante aromatiche (quindi non agrumi), infatti, le acque distillate erano l’acqua di scarto dell’estrazione dell’olio essenziale. Il vapore una volta che raggiunge la serpentina diventa liquido (condensazione) e trattiene una parte delle molecole odorose della pianta estratta.

Al giorno d’oggi i produttori sono organizzati per la specifica produzione di acque aromatiche e producono esclusivamente idrolati. Il processo richiede diverse attenzioni ( distillazione semplice o frazionata) oppure l’uso di solventi diversi da acqua (come l’alcool) o lavorazioni posteriori, come il sottovuoto.

Idrolati ad ultrasuoni:

idrolati ad ultrasuoni - Tiglio

Idrolato ad ultrasuoni di fiori di Tiglio Flower Tales, per pelli e capelli secchi.

Il processo ad ultrasuoni non restituisce una semplice acqua distillata aromatica ma un estratto di tutte le proprietà nutritive della pianta. Si tratta di un processo 100% naturale, a freddo, e l’estrazione può essere fatta con diversi tipi di solventi, anche sola acqua.

Questa moderna tecnologia bio-naturale non produce una semplice acqua profumata, ma un estratto ricco di principi attivi con lo stesso profilo organolettico del fito-complesso della pianta estratta. Ciò è possibile non solo grazie alla performante (ma delicata) attività degli ultrasuoni ma anche alla lavorazione “a freddo” che non altera i principi attivi termolabili.

Tale pregio non è l’unico degno di nota: l’estrazione ad ultrasuoni è molto più veloce, efficiente, sostenibile sia in termini economici che ecologici. I macchinari sono ancora molto costosi, ma è una tecnologia destinata a soppiantare quella in corrente di vapore.

gli idrolati ad ultrasuoni sono sterili, frutto di una lavorazione pulita, senza processi chimici, senza trattamenti successivi (sottovuoto) e senza complicazioni dovute ad ossidazione o idrolisi.

Come si ottengono gli idrolati ad ultrasuoni:

Si estraggono a freddo sfruttando le onde d’urto causate dagli ultrasuoni a bassa frequenza, è un processo 100% naturale. A seguire viene spiegato il metodo utilizzato per gli idrolati ad ultrasuoni Flower Tales.

Si inizia sminuzzando la droga per mezzo di un mulino (la droga è precedentemente selezionata e controllata) e la si immerge in acqua a temperatura ambiente e si aziona una leggera agitazione. La parte della pianta usata inizia già da subito a liberare principi attivi, ma sono gli ultrasuoni che faranno il grosso del lavoro in poco tempo. L’acqua permette agli ultrasuoni di propagarsi fino a scontrarsi con la droga e rompere le pareti cellulari di essa. L’estrazione è veloce e totale pur conservando l’integrità di tutte le molecole della pianta, incluse quelle termolabili. In questo modo, gli idrolati ad ultrasuoni risultano essere dei veri e propri estratti.

È sufficiente ricorrere al metodo ad ultrasuoni per garantire una qualità superiore dell’idrolato?

No. Il metodo ad ultrasuoni ha un limite, che è anche la sua forza: estrae tutto ciò che è presente all’interno della droga. Di conseguenza la parte della pianta usata per l’estrazione deve essere attentamente selezionata, sana e sottoposta ad un accurato processo di pulizia e, nel più dei casi, essiccazione.

Un’attenta selezione della materia prima (sin dalla sua coltivazione) e una metodica cura della preparazione e dello stoccaggio della droga sono gli unici modi per garantire un prodotto di alta qualità cosmetica, purezza ed integrità.

Droga irradiata negli estratti:

idrolati ad ultrasuoniNonostante gli estratti ad ultrasuoni siano sterili, per motivi di stoccaggio e di stabilità molte droghe vengono irradiate al fine di abbattere la carica batterica. Questa scelta riguarda tutti gli estratti, (acque distillate; oleoliti; estratti glicerici; glicolici; secchi; fluidi e tinture madri) e spesso è una scelta fatta a monte dai fornitori della droga.

Materie prime a carica batterica controllata con questo processo non sono ammesse dai certificatori ecologici COSMOS ( punto 5.1.3  Irradiazione Gamma e Raggi X sono proibiti).
Vedi documentazione  (link esterno)  

Bisogna quindi fare attenzione ad acquistare unicamente idrolati ed estratti certificati o dove è espressamente dichiarato che il produttore o il fornitore della droga non applica questo tipo di trattamento.

Dove acquistare gli idrolati ad ultrasuoni:

Gli idrolati ottenuti tramite ultrasuoni sono ancora piuttosto rari. Sul nostro shop abbiamo un’accurata selezione, senza pesticidi; senza solventi diversi da acqua; senza CMR; OGM e nanomateriali. Non presentano  sostanze bioaccumulabili e sono senza test sugli animali. La droga NON è irradiata, conosciamo tutto della materia prima usata, compreso dove e come viene coltivata.

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13 pensieri su “IDROLATI AD ULTRASUONI

    • Flower Tales dice:

      Ciao, hai già acquistato dalla Flower Tales? Se si a casa ti è arrivato un flyer rosa che ti aiuta a “conoscere la tua pelle” in quel flyer trovi molti attivi fra questi alcuni hanno un pallino azzurro. Tutti quelli con pallino azzurro possono essere tranquillamente aggiunti all’idrolato, utilizzando il contagocce in dotazione dell’attivo: aggiungi le gocce seguendo i dosaggi in etichetta e hai l’idrolato attivato. Se usi esattamente quegli attivi contrassegnati con il pallino azzurro e usi un idrolato Flower Talea, non serve regolare pH non serve conservante.

    • Flower Tales dice:

      Gli idrolati attivi sono molto apprezzati come tonici da parte dei clienti Flower Tales perché lasciano la pelle morbida tonificata ed in più svolgono l’azione attiva della pianta dai quali sono estratti. Quindi si, anche se ti vengono distribuiti come materia prima non hanno alcuna controindicazione ad essere usati come tonici però il mio consiglio è sempre quello di integrarli con un po’ di sodio lattato e di saccaride isomerato idratante.

  1. Angela dice:

    Buonasera,
    ho acquistato idrolato di timo e acqua di rosa. Posso usarli puri sulla pelle come tonici/rinfrescanti?
    Inoltre ho un piccolo vaporizzatore a ultrasuoni, posso utilizzare entrambi i prodotti puri con il dispositivo?
    Grazie mille!
    a

  2. luisanna pili dice:

    il mio primo ordine acido ialuronico,peptidi crea lamina base,peptide crea collagene in omaggio mix emulsione .cosa posso creare x iniziare grazie

    • Flower Tales dice:

      Puoi unire il peptide crea collagene e il peptide cre lamina basale direttamente all’acido ialuronico triplo peso molecolare Flower Tales, seguendo le indicazioni e dosaggi in gocce riportate nelle etichette dei peptidi. Con il mix puoi, seguendo la ricetta che ti è arrivata insieme al mix omaggio, creare una crema (usa olio d’oliva se non ne hai altri) ma ti serve il conservante come il FENEX o EcobioGUARD

  3. Elisa dice:

    Buonasera ho letto dell idrolato di rosa damascena abbinata all alga azzurra in un gel. Chiedo: si può creare un gel con il vostro aloe vera, l idrolato sopra nominato e alga azzurra come siero ?

    • Flower Tales dice:

      L’idrolato di rosa di damasco Flower Tales (insieme a quello di malva) hanno un pH basso, va quindi regolato. Meglio usare, visto che si tratta di quantità importanti, un altro idrolato, più neutro. Per un siero vanno bene: amamelide, tiglio, eufrasia (a seconda del tipo di pelle). Il gel di Aloe Vera Flower Tales è già gelificato, non è un succo, ma la gelificazione è bilanciata per il gel, non per altre formule: se si diluisce con idrolato si otterrà una cosa molto liquida. Si può fare ma va gelificato. Il mio consiglio però è quello di creare un gel di acido ialuronico da zero usando 95g di idrolato di amamelide, tiglio o eufrasia (al posto dell’acqua) e inserendo 1g di acido ialuronico a medio-alto peso + 0,5g acido ialuronico idrolizzato >10KDA, 55 gocce di estratto di alga azzurra , 30 gocce di estratto di vite rossa e 30 gocce di estratto di nasturzio, sopratutto se passa tanto tempo davanti a pc, tv e telefonini. Può anche fare anche un siero con una base composta da 80% il gel di ialuronico e 20% gel di aloe e poi ci aggiunge gli attivi.

      Non serve conservato ulteriormente (l’idrolato è conservato ed a pH neutro e gli attivi lo stesso) ma va usato entro 3 mesi.

      Devo però far notare che un buon siero dovrebbe essere bilanciato e non agire solo sulla sostanza amorfa o sulla rigenerazione cellulare e purificazione. Se si vuole rendere più omogenea la pelle ed eliminare le macchie serve il giglio di mare, la vitamina PP e l’azeloglicina. E se si legge questa guida si scopre che il collagene è importante quanto l’acqua: quindi o peptide crea collagene o microalghe + pullulano che sono anche liftanti e vitaminiche. Inoltre il peptide crea “GDE” agisce sulla lamina basale ed è il peptide più importante sopratutto per il viso. lo strato corneo ha bisogno invece di ceramidi. Il mio consiglio è quello di leggersi bene tutte le descrizioni dei prodotti e cercare di bilanciare al meglio il siero in base alle proprie esigenze, e poi creare la ricetta seguendo i dosaggi in etichetta.

      • Elisa dice:

        Grazie 1000 è sempre un piacere leggere le sue risposte…molto preparati e chiari. Ho già seguito un suo consiglio e seguirò pure questo.

  4. Lilia dice:

    Salve,
    Ho letto molte informazioni sul vostro sito con piacere. Una cosa però non mi è chiara: la differenza tra acqua aromatica e aromatizzata (per infusione per esempio) . Come sono ottenute? Perché sono meglio le acque aromatiche? Grazie per la risposta Lilia

    • Flower Tales dice:

      Buongiorno, Flower Tales non vende semplici acque aromatiche ma idrolati ad ultrasuoni, che hanno più sostanza attiva al loro interno perché estratti a freddo, senza vapore, e possono essere considerate praticamente delle acque attive. Le acque attive vere e proprie sono invece acque con all’interno un principio attivo, inserito in un secondo momento, e poi stabilizzate, non sono un prodotto che esce così naturalmente dalla pianta, è un vero e proprio formulato.
      Le acque aromatiche invece sono acque che di natura presentano un profumo (sono le acque di scarto della distillazione degli oli essenziali) ma non presentano molte sostanze attive, di sicuro si perdono tutte quelle termolabili.
      Le acque aromatizzate invece sono acque nelle quali viene solubilizzata una fragranza, quindi oltre ad acqua c’è profumo e sulubilizzante.

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