OSSIDO DI ZINCO
L’ossido di zinco (w:ZnO) è un composto chimico inorganico che si presenta come una polvere molto fine, bianco opaco, molto utile come base bianca e coprente per i prodotti di make up. Conosciuto per le sue proprietà protettici e antisettiche, si utilizza anche nelle pomate e nei prodotti per pelli irritate, in particolare per le irritazioni da pannolino dei neonati. Può essere usato nei prodotti anti-acne, in associazione con acido salicilico. L’ossido di zinco è anche uno schermo fisico contro i raggi UV, quindi è un blando filtro di protezione solare. Poiché riflette la luce, è usato anche come colorante che fornisce brillantezza. Il suo ruolo coprente, che lo rende un attivo protettore e anti-irritativo, ha è visibile anche nello strato bianco che rimane quando viene spalmato sulla pelle.
Proprietà:
• Antibatterico, disinfettante – evita lo sviluppo di batteri sull’epidermide;
• Antifungino – inibisce lo sviluppo di lieviti sulla pelle;
• Cicatrizzante – favorisce la guarigione delle ferite (ad esempio delle piaghe da decubito);
• “Effetto barriera” protettivo – protegge la pelle da irritazioni e piaghe da pannolino;
• Deodorante – visto il suo PH basico, può essere inserito in prodotti deodoranti perché impedisce lo sviluppo di batteri e cattivi odori;
• Blando filtro anti-UV – forma una pellicola opaca che riflette i raggi dannosi, aggiunge una protezione lieve ai prodotti di maquillage (non quantificabile secondo l’indice ufficiale SPF poiché non rientra ancora nei filtri ufficiali, quindi molto leggero);
• Base bianca coprente – ideale per creare tutti i tipi di prodotti make up;
Utilizzi dell’ossido di zinco:
Pelle irritata, soggetta a problemi di dermatite (ad esempio da pannolino), pelle con problemi di altro tipo come acne, eczema, ecc. Prodotti make up. Si inserisce come polvere libera oppure disperso in fase acquosa o oleosa (a caldo) in percentuale del 2-10% nelle creme, 1-60% nei prodotti per il trucco.
Solubile in acqua: no, si utilizza in dispersione (solubile in soluzioni acide o alcaline)
Solubile in olio: no, si utilizza in dispersione
Termolabile: no
Fase: A (acquosa) o B (oleosa)
Ricette in cui inserire l’ossido di zinco:
pomate e creme per il cambio dei bebè, fondi e creme per pelli acneiche, creme lenitive per pelli irritate o con eczema; fondotinta, creme e BB Cream, polveri compatte o libere, ombretti e rossetti.
Dove si può acquistare l’ossido di zinco:
L’ossido di zinco è reperibile in quelle farmacie dotate di laboratorio proprio, difficilmente è un prodotto destinato al pubblico, quindi viene venduto generalmente a discrezione del farmacista. Potete però trovare l’ossido di zinco sul nostro shop online cliccando qui, tra l’altro si tratta di un prodotto di elevata purezza (99,7%) 100% naturale di alta qualità professionale che rispetta gli standard della Farmacopea Ufficiale.
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Buongiorno, ho appena acquistato l’ossido di zinco pensando di inserirne una piccola percentuale in una crema dopobarba x una pelle con problemi di funghi e psoriasi. Questa crema conterrebbe anche attivi come bisabololo, allantoina, pantenolo e soluzione di sodio jaluronato. Ho appena appreso che potrebbero esserci problemi con il ph della preparazione proprio a causa dell’ossido di zinco. Potreste darmi un consiglio su come inserirlo e in che quantità oppure mi sconsigliare l’inserimento? Grazie
Se la ricetta è bilanciata, io non mi preoccuperei troppo della tendenza dell’ossido di zinco a portare verso l’alto il pH nel tempo: se rimani sulle indicazioni fornite in etichetta (inclusi i dosaggi) e regoli bene il pH alla fine della crema non avrai particolari sorprese, se hai dei timori ricontrolli il pH dopo 24 ore e dopo una settimana. Bisogna sempre separare le informazioni “sulla carta” dalla reale applicabilità del prodotto: per esempio uno dei conservanti più diffusi nella cosmesi fai-da-te è l’ecobioguard (mix di alcool benzilico + acido deidroacetico e famoso con tanti altri nomi) continua ad acidificare i cosmetico ben oltre il momento di formulazione (a causa della presenza di acido deidroacetico) eppure lo utilizziamo tutti senza mai porci troppe domande a riguardo. Conta l’esperienza ma anche il buon senso.. l’importante è che bilanci bene affinché anche variazioni di pH non portano in valori critici il prodotto. inoltre, visto che è “fai-da-te” non tenere il cosmetico per più di tre mesi, fanne meno e fallo più spesso piuttosto.
Grazie mille!